Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for luglio 2007

E` andata

Gli iscritti sono piu` di 500, ma ovviamente non sono tutti presenti contemporaneamente. L’auditorium sembra un teatro di quelli grandi. Le parole alla fine vengono da sole. Chissa` perche` prima uno ha sempre paura che si blocchino in gola e non vogliano uscire. E alla fine, ti senti come un bambino che ha fatto una recita e vuole sentirsi dire dalla mamma che e` stato bravo. Se quella gratificazione arriva, il bambino e` felice, altrimenti, silenziosamente si dispera. Qualcuno ieri diceva: quando accettiamo di metterci in queste situazioni pubbliche, siamo tutti un po` attori. Nel mio caso piu` che la voglia di esibirsi e di essere protagonista prevale il bisogno di approvazione, il desiderio di mettermi alla prova, al di la` delle mie insicurezze. “Is it an amaeba, or is it Sharon Stone”? A me non sentirete mai pronunciare questa frase, ci vuole un phisique du role che non ho. Pero` quando tutto e` finito e, anche se fatichi a riconoscerlo e ad ammetterlo con te stesso, sei soddisfatto di come e` andata e di quello che hai fatto, quando il tuo ego e` la` in bilico tra la gioia e la disperazione, e proprio in quel momento quel riconoscimento arriva, da parte magari di qualcuno che nemmeno conosci e non ha motivo di mentire perche` avrebbe potuto benissimo fare a meno di parlare, allora e` gioia pura, e rilassamento, e soddisfazione, e stanchezza infinita per le ultime giornate che si sono protratte fino a tarda notte. E voglia di godersi questo pallido sole tedesco, perche` in fondo, si, adesso che il riconoscimento e` arrivato, puoi ammettere con te stesso che te lo sei meritato.

Read Full Post »

Occhiali

Avendo avuto una vista da falco per tutta la vita, scoprire improvvisamente di non riuscire piu` a leggere e` stato uno shock! Gli amici cercano di consolarmi dicendomi che questo non significa che sono vecchia ma che sono diventata presbite molto presto, l’ottico dicendomi che probabilmente sono sempre stata ipermetrope, per cui adesso la mia ipermetropia si e` manifestata, e non sono presbite, ma si tratta di magre consolazioni. La triste verita` e` che devo usare gli occhiali, ed e` molto peggio che se li potessi indossere sempre, perche` li posso usare solo per vedere da vicino. Quindi, gli occhiali sono diventati un’accessorio al quale fare attenzione e non dimenticare mai. E ci sono situazioni in cui davvero se ne farebbe a meno: qualche settimana fa, arrivata all’aeroporto di Parigi dovevo capire come funzionava la macchinetta erogatrice dei biglietti del treno, avevo con me una valigia, lo zaino con il laptop e la borsa… e non riuscivo a vedere le istruzioni. Con varie acrobazie sono riuscita a trovare gli occhiali. contare gli spiccioli e ottenere il biglietto. E se per caso decido di poterne fare a meno, mi succede come l’altro giorno, quando ho firmato il modulo di arrivo in albergo al rigo in cui era richiesto di indicare la data di nascita.

Fondamentale l’uso degli occhiali nei ristoranti che pensano che mangiare quasi al buio sia romantico. Ricordo una volta, poco prima di decidermi a comprare gli occhiali, luci molto soffuse e menu scritto in nero su carta rossa, in cui mi sono dovuta alzare e andare sotto una lampada, al centro del ristorante, per riuscire ad ordinare qualcosa.

L’unico aspetto positivo e` una inattesa forma di cameratismo tra presbiti, che ho potuto sperimentare poco dopo aver ceduto all’acquisto dell’occhiale. Mi trovavo in uno di questi ristoranti che sembrano risparmiare sull’illuminazione, avevo appena inforcato i miei occhiali, quando mi sono sentita apostrofare dall’avventore del tavolo vicino al mio: “Excuse-me!”. In altri tempi avrei potuto pensare ad un tentativo di abbordaggio, ma non ne ho avuto comunque il tempo, poiche` il malcapitato ha immediatamente proseguito dicendo: “Non riesco a leggere il conto poiche` ho dimenticato gli occhiali: visto che tu ce li hai, mi puoi aiutare?”

Read Full Post »

La casa vinicola Antinori si e` ” inventata” il primo vino rosso che si serve freddo. Si siama Fichimori ed e` prodotto in Puglia. A parte il lancio pubblicitario, che francamente mi da` sui nervi (tutto questo insistere sull’essere trendy, sui party dell’estate, insomma, questo sottolineare l’aspetto godereccio dell’eventuale estimatore di questo vino), per quanto mi riguarda non hanno inventato un bel niente: e` da una vita che a casa mia, in estate, il vino rosso si beve freddo, o almeno fresco. E non sto parlando di Fragolino o Brachetto: lo so che gli estimatori inorridirebbero, ma io sono riuscita a bere freddo l’Amarone, e mi e` piaciuto. Il Fichimori e` un vino piacevole. Ma se chiudi gli occhi, potrebbe tranquillamente essere un bianco. Quindi, direi che la Antinori non ha inventato un bel niente, se non dare colore rosso ad un piacevole vino che ha il sapore di un bianco.

Read Full Post »

Check list

“Mamma hai preso il passaporto?”

“si..”

“e la carta di credito?”

“si..”

“e le medicine?”

“si… come sto con i capelli pettinati cosi`?”

(aria seria con testina di lato:)

“mamma, lo sai che sei la piu` bella del mondo!” 🙂
Conversazione tra me e mia figlia poco prima che io mi recassi in aeroporto, mercoledi` scorso. Be`, che i figli servissero a sollevare l’autostima, era noto, ma che a 6 anni si sapesse gia` prendere cosi` cura di me, ricordandomi le cose importanti, non me l’aspettavo proprio….

It made my day….

Read Full Post »

I vandali

Il termine vandali mi sembra persino troppo positivo, se non altro perche` li accomuna ad un popolo, che pur nel male, segno` la nostra storia. Forse dovrei definirli semplicemente teppisti, o balordi. Fatto sta che una banda di questi esseri vigliacchi e meschini ha deciso di divertirsi aprendo di notte una quindicina di cabine. Ovviamente lo scopo non era certo rubare, visto che nessuno credo tenga in cabina piu` di qualche asciugamano, costume o ciabatta. Cosi`, si sono divertiti a spargere per la spiaggia il loro bottino di asciugamani-costumi-ciabatte. Una volta giunti alla nostra cabina, con un calcio, o forse una sbarra, hanno fatto saltare la serratura e a quel punto si sono trovati davanti alla tartaruga gonfiabile gigante di mia figlia, che occupava la cabina quasi per intero. Che bello! Un diversivo rispetto ai soliti asciugamani-costumi-ciabatte. Me lo vedo il capo-branco che ha affondato il suo mozzicone di sigaretta accesa nella schiena della tartaruga, godendo nel guardarla afflosciarsi ai suoi piedi. Chissa` cosa avra` pensato, il balordo, ammesso che sia dotato di capacita` di pensiero: che si trattasse del trastullo di una quieta pensionata? O di un manager rampante? O di una aspirante velina? Possibile che non gli abbia sfiorato il cervello l’idea che quel gigante gonfiabile e un po` kitch potesse solo appartenere a un bimbo piccolo? Possibile che abbia goduto pensando alla inconsolabile sofferenza che il suo gesto insensato e immotivato avrebbe provocato in un piccolo essere umano? La cosa che piu` mi ha ferito sono stati gli occhi di mia figlia, mentre mi chiedeva: “Mamma, ma perche`?”

Ed io non ho saputo rispondere al suo perche`.

Read Full Post »

tartaruga1.jpgEra verde e bianca, gonfia, con una bella testona, 4 zampe e 2 maniglie nere. Ha opposto il suo corpo a coloro che volevano violare il regno della sua amata padroncina. Ne ha avuto in cambio una bruciatura di sigaretta, che ha posto fine alla sua breve vita da compagna di giochi per una stagione. La ricorderemo per sempre.

Read Full Post »

Felicita`

Mi sono alzato
mi son vestito
e sono uscito solo solo per la strada
Ho camminato a lungo senza meta
finché ho sentito cantare in un bar
finché ho sentito cantare in un bar.
Canzoni e fumo
ed allegria
io ti ringrazio sconosciuta compagnia.
Non so nemmeno chi è stato a darmi un fiore
Ma so che sento più caldo il mio cuor
So che sento più caldo il mio cuor
Felicità.
Ti ho perso ieri ed oggi ti ritrovo già
Tristezza va
una canzone il tuo posto prenderà
Abbiam bevuto
e poi ballato
è mai possibile che ti abbia già scordato?
Eppure ieri morivo di dolore
ed oggi canta di nuovo il mio cuor
oggi canta di nuovo il mio cuor.
Felicità
Ti ho perso ieri ed oggi ti ritrovo già
Tristezza va
una canzone il tuo posto prenderà.

Il titolo in realta` e` “La compagnia”, vecchia canzone di Battisti di cui Vasco Rossi quest’anno ha fatto una cover. Mi piace. Anzi, mi emoziona, che e` quello che la musica dovrebbe fare.

Read Full Post »

Le secche

Ieri ho nuotato con mia figlia fino alle “secche”, cioe` una striscia di sabbia abbastanza lontana da riva ma in cui si tocca. Vedeva sempre i ragazzi piu` grandi andare fin laggiu` , ma le veniva sempre risposto: prima devi imparare a nuotare. E siccome obbiettivamente adesso sa nuotare, mi sembrava un premio dovuto. Per lei e` stata una grande fatica, ma anche una grande soddisfazione, come sempre quando si raggiunge un obbiettivo desiderato a lungo. E in fondo, si e` anche resa conto che l’acqua, alle secche, e` la stessa che c’e’ entro le boe dove mamma la fa stare di solito. Ma certo, per lei e` stata un’altra piccola conquista.

Read Full Post »

L’argomento del giorno e` l’esternazione di un noto politico che, per incrementare il turismo (sic!) ha proposto di rivoluzionare il calendario scolastico allungando le vacanze pasquali, introducendo piu` ponti e accorciando le vacanze estive. Come se questo bastasse a cambiare il sistema produttivo nazionale incentrato sulle “ferie in agosto”.

La cosa che salta subito all’occhio e` che non si e` fatto alcun cenno alle esigenze degli alunni e dei genitori: i primi, costretti a stare in aule calde, assolate e poco arieggiate fino a fine giugno, i secondi costretti a fare salti mortali per “sistemare” i figli durante i vari ponti. Inoltre, sulla base della mia esperienza di studente, ricordo che tornare a scuola dopo una pausa, per corta che fosse, risultava sempre traumatico.

Detto questo, le vacanze estive in Italia sono davvero troppo lunghe, ma piuttosto che proporre soluzioni alternative cosi` radicali da suscitare, ne sono certa, alzate di scudi da genitori (e insegnanti!), si potrebbe pensare a piccoli cambiamenti piu` facilmente accettabili. Per esempio: apertura anticipata della scuola in settembre (anche a parita` di temperatura, credo che in settembre stare in aula sia piu` tollerabile che a fine giugno, quando la stanchezza di un intero anno scolastico si e` accumulata). Settimana di 5 giorni in ogni ordine di scuola (per quanto ne so, le scuole medie e superiori funzionano ancora sui 6 giorni settimanali). E soprattutto: venire incontro alle esigenze dei genitori con l’organizzazione di campi estivi e post-scuola funzionanti. Se si dimostrasse al genitore medio, che non utilizzera` lo spring break per farsi 2 settimane a Sharm , che avra` la possibilita` di andare tranquillamente al lavoro perche` il figlio sara` accolto in una struttura a prezzi ragionevoli, non credo che il suddetto genitore avrebbe niente in contrario.

Read Full Post »

Ieri sera abbiamo cenato sul mare. Il gestore del ristorante del Bagno Meloria si chiama Filippo, e viene da Messina. La veranda e` sempre fresca, il cibo buono e la compagnia ieri sera era ottima. Nessun rumore molesto, perche` la strada piu` vicina e` separata da una lunga pineta, la televisione era spenta e i bagnanti fracassoni erano rientrati a casa da tempo. Dopo una eccellente cena a base di spaghetti con le sarde, pasta alla norma, e involtini di melanzane, pesce spada e sarde, gli uomini parlavano di vini, le donne di libri, e le nostre 3 bimbe giocavano e scorrazzavano in liberta`. Siamo 3 famiglie molto simili, e le nostre bambine, tutte e 3 figlie uniche, tutte e 3 andranno a scuola il prossimo settembre, stanno bene insieme, proprio come noi genitori. A un certo punto della serata, in un tavolo vicino al nostro sono comparse una chitarra e un mandolino, ed e` cominciato l’inatteso spettacolo. La voce dell’improvvisato cantante era piacevole, il tono non impediva la conversazione, il repertorio mi era del tutto sconosciuto, e pensare che vengo da una famiglia di musicofili. Sembrava che una macchina del tempo ci avesse catapultato nel 1950, trattoria in riva al mare, e quel sottile senso di leggerezza e felicita` che solo le cose semplici sanno dare. A un certo punto, hanno intonato “Ciuri ciuri, ciuriddi i tuttu l’annu”, e allora la magia e` stata completa: ero nella casa di campagna di mio nonno, estate 1970, tutti raccolti intorno al lume a petrolio (perche` nel 1970 nelle campagne siciliane, o forse dovunque in Italia, non c’era la luce elettrica). Mio nonno raccontava a noi nipoti le sue storie di fantasmi, anzi di “spiriti”, che ci avrebbero accompagnato nei nostri sonni di fanciulli, e ci insegnava le canzoni della tradizione, che ancora ricordo. Anzi, mentre le mie labbra quasi involontariamente seguivano la voce del cantante, mi sorprendevo a pronunciare un dialetto che non e` mai stato veramente mio con una proprieta` che non credevo di avere. I ricordi spesso ci portano nostalgia per cio` che e` stato e non potra` mai piu` essere. Ma se prevale la tenerezza, basta poco a darci felicita`.

Read Full Post »

Older Posts »