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Archive for agosto 2007

La pista di sabbia

Ho letto tutto Montalbano e mi piace molto Camilleri (anche al di la` di Montalbano).
Eppure, questa ultima storia non mi ha convinto. I siparietti con Catarella mi hanno stancato, le mangiatine in verandina e le schermaglie con Ingrid mi sono sembrate sempre quelle, e, diciamocelo, forse che d’ora in avanti dobbiamo aspettarci un risvolto amoroso in ogni indagine? Non so, la storia con Estera Manni mi e` sembrata piu` una concessione letteraria fine a se` stessa che un elemento fondamentale del racconto. Forse che sono gelosa?

Comunque il libro e` godibilissimo, come sempre. La festa con la corsa dei cavalli e cena finale vale da sola tutto il libro: esilarante!

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…sono quelli che riescono ad aiutare i figli a mettere a frutto i propri talenti, e li accompagnano in questo cammino.
I genitori stolti sono quelli che vorrebbero vedere realizzati nel figlio i propri desideri e i propri talenti, trascurando quelli del figlio. Non e` facile essere un genitore saggio, anche se si e` in buona fede, e si spinge un figlio a seguire una strada perche` si pensa che sia la migliore per lui.

Ieri e` successa una piccola cosa per cui alla fine mi sono sentita un genitore saggio. Il CAI aveva preparato nel piccolo centro in cui siamo in vacanza una palestrina di arrampicata per bambini, sui 5 metri in verticale. Mia figlia mi aveva chiesto di provare, ed io, senza aver neanche visto di cosa si trattasse, le avevo detto un categorico no. Poi, durante la manifestazione, siamo passati davanti alla paretina, e ho visto che non era poi cosi` difficile, e che i bambini venivano fatti salire in sicurezza, con una imbracatura e una doppia fune tenuta da terra. Inoltre, mia figlia e` una bambina molto agile. Sono stata zitta, e lei mi ha chiesto: “Mamma, pensi che io sarei capace?”. Nel suo sguardo la dipendenza da me era cosi` evidente, la sua fiducia incondizionata nel mio giudizio cosi` totale, che non ho potuto che dirle quello che pensavo realmente: “Certo che si!”. Siamo corse insieme a casa a cambiarci, siamo tornate, e lei ha fatto due impeccabili arrampicate sulla paretina. E alla fine era cosi` orgogliosa di essere andata su senza alcun problema, e di avercela fatta, e cosi` contenta di aver ricevuto i complimenti di tutti quelli che l’hanno vista. Come avrei potuto deluderla, solo per assecondare le mie paure di mamma iperprotettiva?

Spero di riuscire ad essere, per lei, sempre un genitore saggio. E spero vivamente che da grande non voglia fare la scalatrice….

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Il cacciatore di aquiloni

Sono sempre restia a leggere libri che narrino maltrattamenti a bambini. Sono un po` come lo struzzo: so che queste cose accadono, ma preferisco nascondere la testa sotto la sabbia. Detto questo, un libro che attraversa gli ultimi 40 anni di storia dell’Afghanistan non poteva certo tacere sulle sofferenze dell’infanzia. Ho apprezzato molto il fatto che anche le vicende
piu` crude siano narrate senza compiacersi del dettaglio truculento. Al centro restano sempre i sentimenti dei protagonisti. Il libro e` avvincente e ben scritto. Ci racconta le vicende di questo paese misconosciuto, dalla parte degli afghani. Un’amica mi aveva detto che la cosa che l’aveva colpita di piu` in questo romanzo era stata la scoperta dei molti volti dell’Islam. Il cacciatore di aquiloni e` secondo me soprattutto una storia intima, di rapporti padri-figli, di colpe taciute e rimorsi mai confessati. Apre uno squarcio su un mondo e un pezzo di storia a me quasi totalmente sconosciuti. Ci fa riflettere sul fatto che i bambini sono quelli che soffrono di piu` in una guerra: i bambini uccisi ma anche quelli mutilati, resi orfani, violati, i bambini privati della loro infanzia.

Sorhab e` nato durante l’occupazione russa, quindi comunque in un periodo non facile, ha sofferto la fame, ha visto la guerra, ma tutto questo e` niente rispetto a cio` che ha dovuto vedere, e subire, e fare, dopo la fine dell’occupazione russa, tanto che dice: “Rivoglio la mia vita di prima”. Questo grido di dolore da` voce a tutta quell’infanzia tradita, (il sacrificio di uno per assicurare due settimane di cibo agli altri duecento, in attesa del sacrificio del
prossimo) svenduta, snaturata. Hosseini non ci dice niente che gia` non sappiamo, ma ci fa tirare fuori le nostre teste di struzzo dalla sabbia, e questo e` gia` moltissimo.

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Profumi

Io non riesco mai a comprare un profumo. L’altro giorno ho trascorso 2 ore in un terminal di aeroporto a provare e provare fino a che le mie papille olfattive erano completamente saturate, senza riuscire a scegliere. In genere procedo per esclusione, in maniera molto scientifica: getto via i cartoncini dei profumi che non mi piaccioni, faccio in modo di tenerne in mano mai piu` di tre per volta e scarto quelli che comparativamente mi sembrano peggiori. Solo che questo processo non converge mai fino alla unicita`. Il mio problema e` dato dalle troppe possibilita` di scelta, e dalla mia presunzione di selezionare “il mio” profumo, scelto tra mille, che si adatti al mio odore biologico e al messaggio che voglio dare di me. Ovviamente, se mi accontentassi di comprare “un profumo”, che abbia un odore non sgradevole e valga al suo scopo fino a che la boccetta non e` esaurita, per poi lasciare il posto ad un altro, tutto sarebbe piu` semplice. Ma questa mia ricerca della perfezione olfattiva fa si` che possiedo solo campioncini che le commesse impietosite mi regalano.

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2 Agosto 1980…

… per non dimenticare la barbarie….

La vita e` gia` cosi` difficile se tutto ti va bene, perche` noi uomini la teniamo in cosi` scarso conto da porre fine ad altre vite con una facilita` sconcertante?

Perche` la barbarie non ha mai fine?

Perche` non impariamo dalla storia, ne` dall’esperienza?

Perche` in ogni epoca il detto homo homini lupus e` sempre veritiero?

Perche` ogni giorno la terra e` insanguinata da gesti altrettanto efferati , come quelli compiuti il 2/8/1980?

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La forza del passato

Ho scoperto Sandro Veronesi in Caos Calmo. Mi e` piaciuto talmente tanto da farmi venire voglia di leggere altri dei suoi libri, cosi` ho comprato La forza del passato, semplicemente perche` era l’unico disponibile in libreria. Mi e` piaciuto anche piu` di Caos Calmo. Anche questa volta la storia parte da un evento doloroso nella vita del protagonista, anche se meno traumatico ed inaspettato: la morte del padre. E’ un libro di sentimenti ed emozioni. Malgrado il colpo di scena sulla reale identita` del padre, tutto appare molto vero, dalla maniera in cui il protagonista dice di lottare, quotidianamente, per tenere in vita il proprio matrimonio, alle minuziose descrizioni di vita di quartiere. Insomma, Sandro Veronesi e` un narratore come lo intendo io: riesce a incollarti alla lettura senza dover far ricorso ad effettacci, siano essi truculenza, sesso o turpiloquio, ma con una semplice ed elegante scrittura e una buona capacita` di intessere storie intime ma allo stesso tempo universali, tristi, ma allo stesso tempo a tratti divertenti . Insomma, caldamente consigliato.

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